Il 2021 è l’anno in cui il mondo si prepara all’importante appuntamento con il G20, il principale forum di cooperazione economica e finanziaria a livello globale. Dal 1999 permette alle principali potenze economiche di riunirsi per poter discutere di temi importantissimi quali immigrazione, stabilità finanziaria, benessere economico, sviluppo. Quest’anno la presidenza del gruppo dei 20 spetterà all’Italia, la quale si troverà impegnata, con la comunità internazionale, ad affrontare molte sfide che richiedono una risposta immediata e sicura. Gli obiettivi per i quali i Paesi lavoreranno sono stati stabiliti nel 2015 all’interno di un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Noi della Residenza Universitaria Celimontano (RM) ne abbiamo parlato il 23 febbraio 2021 grazie all’intervento di Federico Eichberg, Dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico nonché membro del team di Presidenza Italiana G20. Con lui erano presenti Gian Luca Giovannucci, Presidente di EucA (European University College Association) e Arianna Villano, Presidente Nazionale di AIASEC ITALIA. L’incontro era moderato da Gioia Stefanetti, Presidente di AIASEC ROMA SAPIENZA. I nostri ospiti hanno illustrato ai presenti (nel pieno rispetto della normativa di riferimento per il contrasto e contenimento dell’emergenza Covid-19) e a coloro che seguivano in modalità on-line i punti principali della complessa Agenda 2030 nonché di come il mondo e l’Italia si stiano preparando al G20 che orienterà le decisioni politiche dei prossimi 15 anni. Il piano dell’ONU ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. Una delle priorità del Vertice è trovare soluzioni concrete e durature in grado di soddisfare le necessità della generazione di oggi senza compromettere quelle delle generazioni future, come spesso è accaduto negli anni passati: “Il mondo del nuovo decennio, uscente da una crisi sanitaria ed economica, esige responsabilità istituzionale” hanno sottolineato più volte gli ospiti. Tra i punti più complessi: la crescita economica, la salute e il benessere, la parità di genere, il contrasto del cambiamento climatico, la riduzione delle disuguaglianze (fortemente accentuate dalla crisi innescata dalla pandemia). Gli obiettivi dell’Agenda sono chiamati “comuni”: essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui. L’idea del Vertice è che durante questo lungo e tortuoso cammino per distruggere gli ostacoli sistemici allo sviluppo nessuno dovrà essere lasciato solo: la comunità internazionale dovrà mostrare coraggio e unione. L’Italia non sembra meno pronta degli altri ad affrontare questa sfida: così ci ha rassicurati Federico Eichberg nell’illustrare il programma della Presidenza che si articola intorno al trinomio People, Planet, Prosperity. Riguardo al primo punto, l’Italia mira alla responsabilità del G20 di far fronte alla crisi economica e sociale scaturita dal Coronavirus per “rimettere la persona al centro delle azioni politiche, multilaterali e nazionali e dare forma ad una società globale più giusta, inclusiva, sostenibile e resiliente, quindi ad una società che si possa definire davvero più prospera.” Il secondo punto promosso dalla Presidenza italiana vuole ricordare al Vertice il compito di guidare il mondo nella transizione ad un’economia green e sostenibile per ristabilire l’equilibrio del pianeta sfruttando energie rinnovabili (l’Italia è uno dei Paesi più virtuosi al mondo) muovendoci verso città moderne e “intelligenti”. Il terzo punto permette un focus su uno dei temi molto cari al nostro ospite: il ritorno alla prosperità attraverso una vera e propria rivoluzione tecnologica che possa aumentare l’efficienza delle prossime generazioni. L’idea è ottenere dei risultati a lungo termine che permettano di trasformare il mondo per come noi lo conosciamo oggi in un mondo più sostenibile per i giovani. Nonostante il piano di rilancio sia ambizioso, Eichberg si è dimostrato fiducioso in una pronta risposta da parte della comunità internazionale alla crisi e ai profondi danni da essa causati. La vera sfida è guardare oltre: il cambiamento è alla nostra portata.
GABRIELLA BARBERA