“Non desiderare il cambiamento sarebbe come svegliarsi al mattino e sperare che non vi sia
gravità.”
Chi stabilisce che, una volta terminati gli studi o superata la maggiore età, siamo persone complete
o perfette? Esiste un modo per migliorarsi, per avvicinarsi sempre più alla versione migliore di noi
stessi? Sì, basta volerlo.
Il 12 Febbraio abbiamo scelto di riservare lo spazio della tertulia serale alle parole di Massimiliano Burelli, Presidente e Amministratore delegato della Thyssenkrupp Italia, nonchè CEO presso Acciai Speciali, la prima società italiana ad operare nel settore della metallurgia e siderurgia dal 1884. Mettendo a disposizione il suo ricco bagaglio esperienziale, Burelli ci ha guidato nel comprendere l’importanza della cultura della legalità in ambiente aziendale. Ma come si intersecano i concetti di legalità e cambiamento? Per funzionare in un contesto globale come quello attuale – spiega Burelli – ogni azienda che voglia sopravvivere al mercato mondiale deve necessariamente sposare la politica del cambiamento. Fa parte della nostra vita, e bloccare un processo naturale significherebbe autoemarginare la propria realtà aziendale agli estremi di una compagine sempre più globalizzata e veloce. Ed è qui che entra in gioco il principio della legalità: un’azienda che non è in grado di garantire la sicurezza di dipendenti e visitatori, non è in grado di meritare la sopravvivenza economica. Alla stessa stregua di un’azienda che inquina. È per questo che oggi si parla di ESG (Environmental Social Governance): l’attenzione all’ambiente, la sensibilità alle tematiche e ai valori sociali, non possono che essere l’anello di giunzione tra legalità e cambiamento. Questo meccanismo è in grado di portare beneficio non solo nei luoghi di lavoro, ma di avere una grande risonanza a livello sociale: mettendo in atto dei cambiamenti in ambito prettamente aziendale, questi saranno involontariamente traslati anche nella vita al di là delle ore di lavoro. Quest’ultimo, perciò, non rappresenterà meramente il mezzo per sbarcare il lunario, ma diventerà anche un luogo di formazione e cambiamento personale. Per quanto il discorso di Burelli si attenesse alle dinamiche aziendali, la lungimiranza di non rimanere ancorati alle abitudini, di mettersi in gioco, di aspirare al meglio, sono aspetti che toccano tutti noi, ogni giorno. Ci ha ricordato che l’effetto
domino positivo è concretizzabile, che da una realtà ristretta, dall’idea e dalla volontà di pochi, è
possibile avere un grande impatto! È solo questione di cultura, volontà, tempo. Cosa aspettiamo a cambiare?
Giovanna PREZIOSA